Non è un segreto che il biologico sia in grande crescita nel nostro Paese, un settore che continua a ricevere un grande riscontro tra tutte le fasce di cittadini, soprattutto tra i più giovani. Le persone under 40 curano molto la propria salute alimentare, tuttavia sono sempre di più anche gli uomini con più di 50 anni e gli anziani, che vogliono mantenersi in forma e avere una vita attiva e ancora ricca di emozioni.
Il biologico in Europa e Italia: crescita a doppia cifra nel 2019
Dal quadro dipinto dall’Unione Europea, che raccoglie costantemente i dati provenienti dai 29 paesi membri, il settore biologico nella UE vale oggi oltre 27 miliardi di euro, con 4 Italia, Francia, Spagna e Germania che da sole valgono oltre la metà della produzione e dell’intero mercato biologico europeo.
Un risultato molto importante per la nostra economia, che ci vede nelle prime posizioni sia per quanto riguarda i consumi di prodotti biologici, sia per la quantità delle piccole e medie imprese coinvolte nella filiera, dalla coltivazione alla lavorazione, fino alla commercializzazione e alla vendita di prodotti bio.
L’Italia infatti copre da sola quasi il 15% del settore, con 1,8 milioni di ettari coltivati biologicamente, un traguardo che premia gli investimenti e gli sforzi fatti in questi ultimi anni, compresa la legislazione in materia giudicata come una delle più severe in Europa.
Altissima qualità dei prodotti e brand Italia, sembrano essere questi i segreti del bio italiano, un comparto che vale 3 miliardi di euro, con un aumento soltanto nell’ultimo anno di oltre il 20%. Senza contare alcune eccellenze tutte nostrane, come succede ad esempio nel vino biologico, dove l’Italia si colloca ai primissimi posti nella UE.
Un altro settore piuttosto interessante è quello della produzione di medicinali biologici. I farmaci bio rappresentano un fenomeno in forte ascesa, arrivato a prendere oltre il 13% del mercato europeo, con il nostro Paese che è diventato il terzo mercato in Europa per il consumo e uno dei primi produttori al mondo.
Trend e prospettive del mercato biologico
Se il 2019 è stato l’anno del boom del biologico, con una crescita del 15% del mercato interno e del 9% dell’export, con un aumento di ben il 16,6% dei punti vendita della grande distribuzione, il 2020 continua a mostrare lo stesso trend dell’anno passato.
Quello che si sta per concludere sarò ancora un anno record per il biologico, un fenomeno che non sembra mostrare cenni di rallentamento, con una fetta sempre più ampia della popolazione che predilige i prodotti bio rispetto a quelli tradizionali.
Eppure le cose da fare sono ancora da molte, sia a livello normativo che economico. Le possibilità per le piccole e medie imprese del settore sono enormi, dallo sviluppo dei mercati esteri all’intensificazione della vendita interna, specialmente nelle regioni del sud Italia dove il biologico non è ancora ai livello del nord del Paese.
Un altro settore dove si potrà ancora crescere nei prossimi anni è quello della cosmesi, dove l’Italia gioca già un ruolo da protagonista, ma in cui il trend è di un forte aumento nel 2020, sia nella domanda interna italiana che nell’export europeo e extra UE.
Grandi possibilità quindi dal biologico, soprattutto per i giovani, che si dimostrano molto attivi nelle imprese del settore, dall’agricoltura agli allevamenti, fino alle aziende di trasformazione e lavorazione delle materie prime.
L’augurio è che la politica riuscirà a proteggere queste eccellenze, per spingere ancora di più il comparto che potrà trainare tutta l’economia italiana nei prossimi anni.