Centrifughe ed estrattori fanno parte degli elettrodomestici da cucina utilizzati per la preparazione di succhi di frutta e di verdura freschi, privi di conservanti e soprattutto maggiormente salutari rispetto alle versioni confezionate. Rispetto ad altri metodi centrifughe ed estrattori permettono l’utilizzo della quasi totalità dei frutti e degli ortaggi a disposizione senza la necessità di essere sottoposti a precedente cottura.
Dal punto di vista nutritivo, soprattutto per quanto riguardano certe tipologie di ortaggi e verdure, è possibile conservare intatte le proprietà organolettiche che tendono invece a perdersi durante i processi termici. Decidere di acquistare una centrifuga, oppure un estrattore può quindi rivelarsi una scelta assolutamente salutare per tutta la famiglia! Ma quali sono le differenze tra i due elettrodomestici troppo spesso confusi tra loro? Scopriamolo insieme!
Centrifuga: come funziona, pro e contro
La centrifuga è un elettrodomestico, a funzionamento elettrico tramite presa di corrente, che sfrutta la rotazione delle lame interne ad alta velocità tramite centrifuga separando il succo di frutta e verdura dalla polpa. Dal punto di vista dell’ingombro la centrifuga occupa generalmente poco spazio e si compone da un sistema di funzionamento a motore, parti in acciaio come le lame di piccole dimensioni, un filtro posizionato al centro e parti in plastica dove raccogliere la polpa del prodotto lavorato.
Per utilizzare la centrifuga è necessario lavare e tagliare in modo grossolano i pezzi della frutta o della verdura (compresi di buccia fatta eccezione per gli agrumi dove deve essere invece rimossa) per inserirli all’interno dell’apertura dedicata. Una volta avviato il motore la centrifuga provvede in maniera automatica alla separazione del succo dalla polpa in pochissimi minuti di tempo.
L’elettrodomestico può essere acquistato in qualsiasi negozio di casalinghi, oppure sugli store digitali e presenta un prezzo che si attesta al di sotto dei 100 euro. Il succo ottenuto conserva la maggior parte delle sue proprietà, per un maggior apporto di fibre e non presenta particolari svantaggi.
Estrattore: come funziona, pro e contro
L’estrattore è un elettrodomestico che rassomiglia all’estetica della centrifuga, motivo per il quale tende ad essere spesso confuso. La differenzia sostanziale dell’estrattore consiste nel suo processo di lavorazione del tutto simile alla ‘masticazione’ degli alimenti, ottenuto tramite la macinazione della frutta o della verdura divisa dalla polpa. L’estrattore presenta una velocità inferiore rispetto alla centrifuga e si compone di una coclea in plastica resistente e rotante e una parte in plastica dove viene raccolta la polpa scartata.
L’elettrodomestico può produrre più succo rispetto alla centrifuga e minori quantità di scarto, dimostrandosi l’ideale anche per le verdure a foglie e le erbe aromatiche. Dal punto di vista della manutenzione l’estrattore risulta più semplice da pulire ed è considerato da moltissimi salutisti nettamente superiore al paragone con la centrifuga. L’unico pro del prodotto consiste nella sua fascia di costo maggiorata che può arrivare a toccare cifre comprese anche tra i 500/700 euro per le versioni professionali ad alte performance.
Differenze tra centrifuga ed estrattore
Nei paragrafi precedenti abbiamo analizzato nel dettaglio tutti gli aspetti del sistema di funzionamento di una centrifuga e di un estrattore, comprese le reciproche differenze. La centrifuga impiega circa 2/3 minuti di tempo per separare il succo dalla polpa e si dimostra più veloce rispetto all’estrattore che impiega generalmente anche fino a 10 minuti di tempo. La velocità della centrifuga si riflette tuttavia sulla polpa di scarto, prodotta in quantità maggiori rispetto all’estrattore e all’impossibilità di poter lavorare anche gli ortaggi con foglie come spinaci ed erbe aromatiche.
Dal punto di vista qualitativo l’estrattore si dimostra senza ombra di dubbio l’elettrodomestico più adatto, ma presenta anche una fascia di costo nettamente superiore rispetto ai modelli più economici delle centrifughe. Per quanto riguarda l’ingombro effettivo di spazio entrambi i modelli possono essere risposti senza difficoltà al momento dell’inutilizzo, si dimostrano compatti e non eccessivamente pesanti da trasportare. In entrambi i casi, al momento dell’acquisto, si rende necessario scegliere un elettrodomestico dotato della sigla BPA free all’interno delle parti meccaniche.