I prodotti biologici nascono per proteggere l’ambiente e fino poco tempo fa venivano imballati all’interno di confezioni che erano dannose per l’ambiente. Negli ultimi anni, numerose fabbriche hanno implementato la propria produzione con l’introduzione di quello che oggi è diventato il nuovo modo di confezionare alimenti, frutta e verdura nei supermercati e non solo.
Potrebbe sembrare assurdo pensare che la frutta e verdura nei supermercati possa essere confezionata nei banconi, avvolta in plastica, che potrebbe essere dannosa per la nostra salute e quella dell’ambiente.
Queste confezioni oggi sono realizzate con materiali eco-sostenibili e aiutano ad evitare che i prodotti di agricoltura biologica o di coltivazioni tradizionali possano essere conservati intatti prima di essere acquistati.
Come sono realizzati gli imballaggi bio per frutta e verdura?
La plastica viene spesso utilizzata una sola volta e non sempre è garanzia di integrità del prodotto, specie quando frutta e verdura possiedono la buccia, che già di per sé dovrebbe essere un’ottima protezione.
Numerose aziende si sono specializzate nella produzione ad esempio di piatti biodegradabili, posate, tovaglioli e contenitori monouso per il take away. Per la realizzazione di questi prodotti vengono utilizzate materie prime totalmente naturali, riciclabili e sostenibili, come: amido di mais, polpa di canna da zucchero e derivati vegetali biologici.
L’obiettivo principale di queste aziende è quello di rendere l’ambiente in cui viviamo più salutare, cercando di fare capire alle persone che utilizzare questi prodotti di alta qualità, sostenibili e biodegradabili possono avere zero impatto sull’ambiente. Ciò che sta alla base di questa “politica” è la riduzione dell’impatto ambientale e il rispetto oltre che la salvaguardia dei prodotti, che poi finiscono sulla tavola degli italiani.
Dove trovare packaging bio per alimenti?
Le confezioni bio per conservare la frutta e verdura sono considerate le più ecologiche tra quelle presenti in commercio. Questo significa che grazie alla qualità dei materiali utilizzati riescono a salvaguardare l’ambiente, riducendo l’emissione di inquinamento.
La carta ad esempio che viene ricavata da alberi, una volta tagliati per produrre carta vengono nuovamente ripiantati. Le piante e gli alberi sono risorse rinnovabili e quindi, fin quando il processo verrà gestito mediante la sostenibilità saranno fonte inesauribile. Realizzare prodotti monouso significa anche creare rifiuti.
I prodotti “usa e getta” eco-sostenibili per gli alimenti possono anche ridurre la quantità di rifiuti che vengono mandati nelle discariche. I materiali riciclabili, biodegradabili sono utilizzati per la produzione di questi prodotti e per questo riciclati per il loro utilizzo.
La scelta di questi prodotti acquistabili presso aziende specializzate oppure direttamente online, su numerosi siti a disposizione di imprese o singoli consumatori, aiuta a ridurre anche l’emissione di inquinamento. La produzione di questi prodotti per alimenti avviene partendo dall’utilizzo di “bio-plastiche” e fabbricati all’interno di impianti ad alta efficienza con un notevole risparmio energetico.
Quanto costano?
Un paio di anni fa c’è stata una polemica proprio sull’introduzione delle buste biodegradabili per frutta e verdura, nelle catene di distribuzione come i supermercati, a pagamento insieme all’acquisto dei prodotti sfusi.
Per dare un valore ai prodotti da acquistare, garantire l’igiene e ridurre anche l’inquinamento, pagando una piccola cifra simbolica di 0.01 centesimo di euro, si è cercato di responsabilizzare e sensibilizzare il consumatore nel rispetto della natura, così da evitare che possano essere buttate dopo l’utilizzo, come succedeva quando erano gratuite. In definitiva pochi centesimi di euro per un sacchetto bio possono aiutare a salvare l’ambiente.
Il costo, invece, per il packaging bio per gli alimenti può superare anche i 10 euro a seconda delle dimensioni dei prodotti e della tipologia. Spesso viene anche venduto all’ingrosso e non solo al dettaglio.