La sindrome di Libman-Sacks, è un patologia conosciuta anche come endocardite benigna, di origine non batterica che nella maggior parte dei casi non si presenta isolata, bensì risulta una conseguenza di chi soffre di altre patologie cardiache o patologie autoimmuni. L’endocardite di Libman-Sacks è molto diffusa nelle persone, ad esempio, affette da lupus eritematoso sistemico, insieme alla pericardite. Si è parlato dell’endocardite di Libman Sacks nel 1924, grazie ai dottori Emanuel Libman e Benjamin Sacks del Mount Sinai Hospital di New York. Di seguito, alcune informazioni in più su questa sindrome e su una delle patologie a essa correlate.
Endocardite di Libman Sacks: che patologia è? Che sintomi provoca?
Come anticipato, la sindrome di Libman-Sacks può essere spiegata come una forma di endocardite non di origine batterica, spesso associata al lupus eritematoso sistemico. Ogni anno vengono diagnosticati 1.500-2.000 nuovi casi di Lupus, molti dei quali presentano anche i sintomi della sindrome di Libman-Sacks. Ma, non solo il Lupus è collegato a questa patologia, infatti, anche coloro che sono affetti dalla sindrome da anticorpi antifosfolipidi, una patologia autoimmune che può provocare arteriosi o trombi venosi, possono soffrire di endocardite. La scoperta delle patologie associate a questa patologia è avventa per la prima nel 1985.
Endocardite di Libman Sacks: che sintomi provoca? Come curarla?
Quando si sviluppa l’endocardite l’organo maggiormente interessato è il cuore e poi, successivamente, vengono toccati anche gli altri organi. In presenta della sindrome di Libman-Sacks, nel cuore iniziano a svilupparsi dei batteri che prendono il nome di “vegetazioni endocarditiche”. Queste colonie di batteri, però, non sempre restano confinati al primo organo intaccato, ma possono anche spostarsi e raggiungere altri organi, come il cervello, i polmoni, gli organi addominali, i reni o gli arti. Inizialmente, queste vegetazioni sono di piccole dimensioni, tali da non creare conseguenze per gli organi, ma, nel momento in cui queste dovessero aumentare, ecco presentarsi i primi segnali che indicano una situazione in peggioramento.
Solitamente le conseguenze sono disfunzioni valvolari, dispnee e/o palpitazioni. A questo punto, è importante consultare un medico per valutare la condizione del paziente. Ovvio che se i sintomi iniziano a presentarsi solo una volta aumentate le vegetazioni endocarditiche, viene da se che risulta difficile diagnosticare preventivamente questa condizione, ecco perchè molto spesso non si riesce a giungere subito a una diagnosi. Una volta, però, individuati i sintomi, sarà il medico a indicare gli esami da fare per verificare la presenza di infezione, batterica o meno. Solitamente, nella fase iniziale, gli esami richiesti sono emocultura ed ecocardiografia transesofagea, soprattutto in caso di pazienti con sindrome da anticorpi antifosfolipidi.
Non vi è un trattamento univoco per curare questa patologia, anche perché molto dipenderà da cosa è stata provocata.
Lupus eritematoso sistemico
Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES), è malattia autoimmune e sistemica che non riguarda solo gli adulti. Infatti, si stima che già 5 bambini su 1 milione possono presentare i sintomi di questa patologia. Il Lupus eritematoso sistemico colpisce principalmente le donne, rispetto agli uomini, ed è una malattia che, oltre a presentare problemi di natura fisica, compromette anche la qualità della vita del paziente che ne è affetto.