Quello della Celiachia sta diventando un tema diffuso e importante, poiché sempre più persone stanno diventando soggetti intolleranti.

Sono numerosi i negozi che offrono alimentazione per celiaci ed intolleranti, sia per il consumo del cibo a casa, sia come ristoranti o bar. Di conseguenza, stanno nascendo anche dei Brand specializzati su questo tema per soddisfare i bisogni della clientela. Come in altri settori, anche i Brand specializzati nell’alimentazione per celiaci ed intolleranti offre opportunità di franchising nel settore GDO, in quello di negozi alimentari e nella ristorazione.

Vi è poi la possibilità di aprire negozi di GDO di vendita di prodotti naturali, che però si occupino anche di celiachia e di intolleranze (come ad esempio i supermercati che nascono per la vendita di prodotti biologici, o quelli che si concentrano per la cucina vegana e vegetariana, che scelgono anche di offrire prodotti per intolleranze alimentari). Pur non essendo specializzati nel settore, occupano comunque un posto in questo tipo di mercato.

Si tratta di un mercato particolarmente variegato e ricco di opportunità, perciò, prima di lanciarsi in questo mondo, è consigliabile effettuare una esplorazione delle tendenze di mercato e idee per aprire un franchising di prodotti per intolleranti e celiaci.

Il mercato delle intolleranze e del senza glutine generano ogni anno circa 221 milioni di Euro, diventando così uno dei settori più redditizi in Italia. I negozi e il settore del GDO generano ogni anno un volume di prodotti venduti superiore ai 61 milioni solo tra pasta, biscotti, dolci, snack, piatti pronti e prodotti da forno.

Opportunità di Franchising: celiaci ed intolleranti in crescita in Italia

Sono sempre di più le persone che soffrono di celiachia e che quindi necessitano di un’alimentazione adatta alle loro esigenze. Secondo L’ISS (l’istituto superiore di sanità) stima, nel suo approfondimento, che circa l’1% della popolazione italiana è un soggetto geneticamente predisposto alla celiachia.

Ad oggi i diagnosticati sono circa 251 mila abitanti, ma l’istituto stima che il totale dei celiaci realmente si aggiri intorno ai 600 mila abitanti. La cifra dei diagnosticati potrebbe quindi crescere ulteriormente nel corso degli anni in modo significativo.

Secondo quanto riportato dal ministero della salute, del totale dei diagnosticati circa 75 mila sono maschi, mentre più di 176 mila persone che presentano la malattia sono femmine. Ciò farebbe capire come la malattia colpisce prevalentemente la popolazione femminile.

Analizzando questi dati si può dire che l’area delle intolleranze alimentari, in special modo della celiachia, può essere un settore presso cui investire per aprire un’attività in franchising. Si tratta, infatti, di un mercato in continua crescita, che non troverà mai una perdita di interesse. I soggetti celiaci, infatti, scelgono questo tipo di alimentazione per necessità medica destinata a caratterizzare il soggetto in modo permanente. Ciò significa che questi dati possono soltanto crescere.

A questi numeri vanno aggiunti i familiari dei soggetti celiaci (spesso per semplificare la cucina casalinga l’intera famiglia adotta un’alimentazione priva di glutine), salutisti o semplicemente chi vuole eliminare questa molecola dalla propria dieta.

Franchising per celiaci ed intolleranti: i diversi tipi di attività

Nel settore del Franchising per celiaci ed intolleranti vi è ampia scelta di investimento, che spazia da negozi al dettaglio e ristoranti.

Tra i vari Brand che offrono la possibilità di aprire un negozio in franchising vi sono nomi come Biocelia, Food senza glutine e il Mondo senza glutine. Vi è la possibilità di aprire un franchising per intolleranti anche nel caso di un forno o panetteria, con Brand come Il fornaio, oppure ristoranti che propongono piatti senza glutine come specialità del menù, come Mama Eat.

Il mondo del senza glutine è in continua espansione con attività sempre più complete e variegate. Non si tratta più solo di prodotti a base di farina, ma anche delle cantine per la vendita di vini, di birrerie, torrefazioni, negozi specializzati nella vendita di prodotti surgelati, pasticcerie specializzate nella vendita del senza glutine, pizzerie che offrono piatti esclusivamente senza glutine e boutique di prodotti tipici locali.

Per aprire una di queste attività ci vuole un investimento che può variare dai 1000 ai 4000 Euro al mese più iva, a cui va aggiunto il costo dell’affitto o di acquisto del locale e di quello di arredo.

Sebbene sia un mercato ancora agli inizi e in via di crescita, anche in questo caso il vantaggio dell’apertura di un’attività in franchising anziché di una privata è quello di poter contare su un Brand già conosciuto dalla clientela che si è affermato nelle loro menti come affidabile.

Si tratta comunque di un’attività di nicchia, dedicata quindi ad un target preciso (che comunque è in continua crescita). Tuttavia, i prodotti e i servizi potrebbero essere utilizzati anche da chi preferisce assumere un’alimentazione sana e naturale, oppure da chi ha altri tipi di intolleranze. Spesso, infatti, i negozi o ristoranti specializzati nel senza glutine propongono anche prodotti senza glutine come per chi ha intolleranza a determinati lieviti o al lattosio.