AUltimamente si discute tanto dell’importanza del mangiare biologico. Ma che cosa s’intende per agricoltura biologica e quali sono i vantaggi da essa offerta?
Al giorno d’oggi mangiare bene non è più una scelta ma una vera e propria necessità. Programmi tv, media e social veicolano, in questo preciso momento storico, un univoco e forte messaggio: siamo quel che mangiamo e oggi più che mai è fondamentale portare in tavola prodotti genuini.
Negli ultimi anni infatti l’industria alimentare è stata sottoposta a molti cambiamenti, complice una nuova consapevolezza circa l’importanza del nutrirsi al meglio.
Ormai l’alimentazione è oggetto di conversazione e analisi, tanto che giornali e libri la pongono al centro dei temi maggiormente discussi dell’era contemporanea.
In questo clima di riforma – che mette la carne al bando per lasciar spazio alla cultura animalista e sostenibile – trova maggiore credibilità l’agricoltura biologica; ma quali sono i benefici offerti da questo modo di coltivare?
Nell’articolo che segue proviamo a fare il punto della situazione, partendo da una comune e utile definizione. Resta con noi se vuoi saperne di più.
Che cos’è l’agricoltura biologica: una definizione utile
Con l’espressione “agricoltura biologica” facciamo riferimento ad una definizione regolamentata dalla norma europea 2092/91, la quale fissa attraverso una serie di direttive la descrizione di prodotto bio.
L’agricoltura biologica, per potersi realmente dire tale, ha l’obbligo di produrre solo quando la stagionalità di un frutto lo permette, ossia nei periodi imposti dalle logiche naturali.
Inoltre un tipo di coltivazione è bio se rinuncia a l’uso di sostanze chimiche e sintetiche, come concimi non naturali, additivi, pesticidi e diserbanti.
Un prodotto biologico sarà quindi un prodotto non trattato, completamente naturale e seguito dalla coltivazione fino ai processi di vendita.
I vantaggi dell’agricoltura biologica
I vantaggi dell’agricoltura biologica vertono in due distinte direzioni. La prima riguarda l’ambiente, tutelato da una coltivazione che non forza la natura né la danneggia; la seconda invece riguarda la salute, che ne beneficia grazie alla produzione di articoli alimentari sani e ricchi di nutrienti.
L’industria agricola bio, rinunciando all’uso di pesticidi e additivi, non ha alcun impatto negativo sull’ambiente circostante. Inoltre, le case produttrici di prodotti biologici sono tutte piccole realtà impresarie, che operano unicamente con le risorse a loro disposizione.
Ad essere protetti in questo caso sono gli equilibri del sottosuolo, rispettati costantemente grazie all’adozione di tecniche lavorative non invasive e concimi naturali di tipo minerale.
Quello del mondo bio è inoltre un settore dove anche il lavoratore è tutelato: recenti sono infatti le statistiche che rivelano quanto gli agricoltori a contatto con sostanze chimiche siano esposti all’insorgere di malattie neurodegenerative.
Per questo possiamo dire che il cibo bio tuteli la salute non solo del suo consumatore ma anche del suo produttore.
Consumare prodotti biologici vuol dire evitare di immettere nel proprio corpo sostanze tossiche, le quali sono spesso causa di malattie cardiovascolari e degenerative.
Anche gli animali godono della diffusione di questa agricoltura: la carne biologica, ad esempio, viene ricavata da animali che pascolano in libertà e vengono nutriti solo con erba o fieno.